CHIRURGIA DELLA VALVOLA MITRALE
La correzione chirurgica del vizio valvolare mitralico in caso di insufficienza prevede nella maggior parte dei casi la riparazione della valvola stessa (plastica valvolare mitralica).
L’intervento viene eseguito mediante una incisione a livello del torace più o meno estesa.
L’ACCESSO STANDARD (sternotomia) prevede una incisione anteriore estesa a tutto lo sterno.
L’ACCESSO MINI-INVASIVO viene eseguito mediante una incisione minore di 10 cm nella porzione laterale del torace. Questo accesso consente:
- un più rapido decorso post operatorio
- un minore dolore
- un buon risultato estetico.
In entrambi i casi il cuore viene fermato mediante l’ausilio della circolazione extra corporea che consente al chirurgo di poter lavorare serenamente sulla valvola.
Nel caso in cui i tessuti valvolari siano del tutto compromessi e non consentano la riparazione della valvola, si procederà alla sua sostituzione mediante protesi valvolari.
Queste si distinguono in:
- Le protesi valvolari meccaniche sono protesi valvolari costituite per lo più da carbonio, e hanno il vantaggio di avere una durata teoricamente illimitata, ma lo svantaggio di necessitare di una terapia anticoagulante da effettuare a vita che potrebbe influenzare la qualità di vita del paziente. Grazie alla loro durata sono indicate nei pazienti giovani (al di sotto dei 60 anni).
- Le protesi valvolari biologiche sono protesi costituite da tessuti biologici (bovino o suino). Hanno il vantaggio di non necessitare della terapia anticoagulante (ottima qualità di vita), ma lo svantaggio di una durata ridotta nel tempo. Infatti vanno incontro ad una lenta degenerazione rendendone necessaria la sostituzione dopo circa 15 anni (in media).
Gli ottimi risultati di queste tecniche e la bassa mortalità operatoria hanno consentito alla Cardiochirurgia della Fondazione Poliambulanza di raggiungere i vertici delle classifiche del Programma Nazionale Esiti (PNE) del Ministero della Sanità.
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